La collezione è un insieme eccezionale di fotografie che permette di scoprire lo straordinario universo del fotografo, il suo sguardo vivo, penetrante, divertito e libero sul mondo. Si tratta di 226 stampe ai sali d’argento donate nel corso degli anni da Henri Cartier-Bresson all’artista suo amico Sam Szafran. Entrambi erano a loro volta amici di Léonard Gianadda, alla cui Fondazione Szafran e la moglie decisero di donare la collezione dopo la scomparsa del fotografo. La mostra porta in Italia 150 stampe originali delle oltre 200 appartenenti a questa incredibile raccolta di immagini in bianco e nero. Henri Cartier-Bresson è stato un artista fondamentale per la storia della fotografia. Tra i fondatori dell’Agenzia Magnum, fu inventore del reportage contemporaneo e dello stile fotografico detto candid, caratterizzato dalla mancanza di messa in posa dei soggetti. La fotografia era per Cartier-Bresson il riconoscimento in una frazione di secondo del significato di un evento, il momento che l’artista deve saper cogliere prima che sia perso per sempre. Gli scatti rigorosamente in bianco e nero ritraggono spesso scene quotidiane, rivelando l’ossessione del fotografo per la rappresentazione della vita e il suo desiderio di non influenzare in alcun modo il soggetto con la sua presenza. Henri Cartier-Bresson usava una Leica 35 mm con lenti 50 mm, resa meno appariscente colorando di nero le parti cromate della macchina. Sceglieva obiettivi naturali, simili alla percezione visiva umana, non amava il flash o le didascalie, stampava integralmente il negativo senza alcuna manipolazione nella camera oscura e non esitava a usare immagini mosse o sfocate. www.fondazionecrbiella.it