Fra i partecipanti del circuito del Mercato Europeo si contano più di venti Nazioni: Francia, Germania, Spagna, Paesi Bassi, Austria, Irlanda, Danimarca, Finlandia, Grecia, Ungheria, Repubblica Ceka, Belgio, Romania, Polonia, Russia, Marocco, Egitto, Cambogia, Perù, Tailandia, Messico ed Equador, nonché molte Regioni italiane. Si tratta di una grande opportunità per i cittadini e per il territorio: un evento originale che rientra in una prospettiva europea volta a promuovere lo scambio e l’integrazione culturale. Il Mercato proporrà un’ampia selezione di piatti tipici: dai grill tedeschi alle creps e biscotti olandesi, salumi di Savoia, Brezen di Vienna, paella spagnola, erbe aromatiche della Provenza; ma verrà dato anche ampio spazio alle ricette della cucina tradizionale italiana. Arancini siciliani, piadine romagnole, funghi di Pontremoli, salumi delle valli biellesi, formaggi della Valle d’Aosta, olive pugliesi, vini e liquori locali, sono soltanto alcune delle delizie che verranno offerte dagli stand del Mercato, alcuni dei quali saranno esclusivamente dedicati alle prelibatezze del Piemonte. Sarà presente anche una vasta gamma di prodotti naturali e di nicchia come: olio, formaggi, salumi e salsicciotti, erbe aromatiche e officinali, vini e prodotti dell’alveare. Grande importanza verrà infine data ai prodotti artigianali: dall’argenteria egiziana ai copricapo finlandesi, dalla più svariata produzione artistica agli elfi in miniatura, ai variopinti e profumati fiori d’Olanda. Oltre ad oggetti etnici si potranno trovare t-shirt irlandesi, foulard di Lione e articoli in legno dell’artigianato belga, pregiate porcellane dipinte a mano di Manchester, cimeli russi di Svetlana: ritratti, binocoli, colbacchi e matrioske, troll svedesi, simpatici Husky di peluche e molto altro ancora. Il Mercato Europeo, contraddistinto da sapori stranieri e nostrani, da odori caratteristici di grigliate varie, da profumi di erbe e spezie sconosciute e da una moltitudine di forme e colori, contribuirà a promuovere e difendere il mercato, non solo nella sua dimensione economica ma anche e soprattutto nelle sue qualità sociali, culturali ed educative. Si celebrerà così in questi giorni, la cultura dei “mercati”, quei posti strani in cui succede che, oltre a comprare, vendere e fare la spesa, ci si incontra per davvero.