La mostra, aperta al pubblico fino a domenica 8 gennaio 2017, nasce dal desiderio da parte dall’Amministrazione della Città di Biella di valorizzare la sala egizia del Museo del Territorio Biellese che, dedicata all’egittologo biellese Ernesto Schiaparelli, da sempre affascina ogni tipo di pubblico. Dopo gli eventi del 2012 legati ai nuovi studi compiuti sulla mummia, tra cui la TC effettuata dall’Istituto di Radiologia dell’Università di Torino, all’Ospedale Molinette, l’attenzione si sposta, con questa particolare mostra, sul mondo funerario egizio. Un’eccezionale rassegna di fotografie storiche scattate durante le campagne di scavo in Egitto della Missione Archeologica Italiana, condotte ad inizio Novecento da Ernesto Schiaparelli, ci permetterà di comprendere e lasciarci affascinare dalla tecnica fotografica impiegata da Schiaparelli stesso, pioniere in questo campo per quanto riguarda l’archeologia. Dall’Archivio del Museo Egizio, infatti, oltre a foto di paesaggi, operai e tombe, saranno presenti alcune fotografie stereoscopiche scattate nella tomba della regina Nefertari. La seconda parte della mostra, rinnova, ancora una volta, la storica collaborazione tra Città di Biella e il Museo Egizio di Torino che, per l’occasione, ha concesso in prestito una statuetta lignea facente parte del corredo della mummia Taaset da tempo esposta, insieme al suo sarcofago, al Museo del Territorio Biellese e meta di centinaia di scolaresche ogni anno. Per la prima volta i visitatori potranno apprezzare il corredo riunito proprio qui a Biella. Neb ankh, cioè “possessore di vita”, termine con cui gli egizi indicavano il sarcofago, diventa evocativo della vita nell’aldilà anche attraverso una nuova proiezione sulla mummia Taaset e la riproduzione, in scala reale, della tomba di Irynefer a cura del Mummy Project Research, un percorso didattico che coinvolgerà grandi e bambini. www.museo.comune.biella.it