Negli opifici tessili dell'Ottocento e del primo Novecento i bambini erano infatti una presenza non solo normale, ma addirittura essenziale per l'attività produttiva.
Il testo, scritto da Danilo Craveia, ruota intorno alle figure di Luigi Einaudie Piero Gobetti. La realtà dei piccoli biellesi in fabbrica fu svelata nel 1897 da Einaudi, all’epoca giovane corrispondente de La Stampa, che, inviato nel Biellese per seguire gli scioperi in corso, si rese conto della portata di quest’altro fenomeno. Nel 1924 Gobetti pubblicò i testi di quell’inchiesta nel volume “Le lotte del lavoro”. Il racconto teatrale immagina quindi i due personaggi che, impegnati nella correzione delle bozze, rievocano, attraverso una serie di flashback, gli incontri che il giovane Einaudi fece nel Biellese con operai, imprenditori, gente comune, donne e naturalmente i “bocia”, termine con cui s’identificavano i piccoli operai.
La regia teatrale è firmata da Veronica Rocca, che ha scelto di sfruttare gli spazi e i macchinari esposti nella Fabbrica della Ruota, reinventandoli e trasformandoli nelle scenografie dei diversi quadri. Il pubblico ascolta Einaudi e Gobetti intenti al loro dialogo e li segue, anche fisicamente nello spazio, mentre dipanando il filo dei ricordi. Questi si manifestano attraverso i vari personaggi, che prendono vita affiorando dalla nebbia del passato.
Il disegno luci è di Roberto Perin.

Domenica 26 novembrea alla fabbrica della ruota di Pray alle ore 16,00 - 18,00 - 20,00

Sabato 02 dicembre al Polo del novecento a Torino alle ore 18,00 e 21,00

Per informazioni:http://www.teatrandobiella.it/spettacoli/programma.htm