Il percorso espositivo si presenta come un’inedita passeggiata tra creazioni strabilianti di stilisti contemporanei che traggono ispirazione dal mondo animale. Niente maculati, zebrati o tigrati però, piuttosto insetti, cigni, serpenti, conchiglie elaborati in creazioni che, tra fantasia e genialità, sono a significare che la Moda è Arte e come tale “scimmia della Natura”.
“In questa carrellata di quasi un centinaio di pezzi tra abiti, borse, scarpe, gioielli e accessori, - sottolinea il direttore Eike Schmidt - l’Alta Moda interpreta un universo favoloso, dove i manichini diventano creature di un bestiario moderno e poetico. È anche un omaggio alle qualità artistiche e tecniche della moda contemporanea, un settore cui il Museo della Moda e del Costume di Palazzo Pitti sta dedicando nuove energie ed attenzione”.
Sono 18 le sale che ospitano questo percorso di suggestive installazioni che invitano a riflettere sulle meraviglie dell’universo. La prima sezione è dedicata ai ragni, si prosegue con i cigni, le conchiglie, i ricci, i pesci, i coralli, i pappagalli, le aragoste, la babirussa, il pesce istrice, i serpenti, gli scarabei, le mosche, le api, i coccodrilli e concludersi con le farfalle. La curatrice Patricia Lurati ha interpretato la mostra come la scenografia di un museo immaginario,“in un dialogo emozionante con questo zoo di stoffe, piume, pellami - spiega - il visitatore viene sorpreso, coinvolto nella scoperta delle meraviglie del mondo animale, che per gli stilisti diventa fonte di ispirazione, o che crea accostamenti inaspettati nell’immaginazione di chi guarda”.
In esposizione anche animali impagliati e rettili in formaldeide, concessi in prestito dal Museo fiorentino di Storia Naturale La Specola, ragni (in teche) prestati dall’Associazione Italiana di Aracnologia, e poi dipinti antichi e oggetti provenienti dal Museo di Antropologia ed Etnografia di Firenze, con riproduzioni di disegni tratti da antichi bestiari e pagine da tacuina sanitatis medievali.
Per informazioni: http://www.uffizi.it