Bastano un tablet, un pc o uno smartphone: a Roma, collegandosi per esempio al sito dei Musei in Comune o andando su tourvirtuale.museicapitolini.org, ci si può perdere nelle sale dei Musei Capitolini, ritrovandosi a tu per tu con i resti colossali della statua di Costantino, con l’imperatore Marco Aurelio nell’Esedra a lui dedicata o con la Venere Capitolina. Con un semplice click possiamo entrare anche nei Mercati di Traiano-Musei dei Fori Imperiali e al Museo dell’Ara Pacis: tramite tourvirtuale.mercatiditraiano.it e tourvirtuale.arapacis.it, possiamo passeggiare tra le immense rovine del grande complesso archeologico o ammirare il grande altare di età augustea, tra i ritratti della famiglia imperiale e girali d’acanto, fiori e foglie di ogni tipo. Tutti e tre i musei civici mettono inoltre a disposizione materiali multimediali e una guida registrata.

La lista delle collezioni di opere d’arte e di enti nazionali e internazionali visitabili online è davvero lunga, dal Quirinale ai Musei Vaticani, dalla Galleria Borghese alla Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea, anche grazie ad app come Google Arts & Culture. Al Colosseo, ogni giorno i canali social del parco archeologico aprono virtualmente le porte dell’Anfiteatro Flavio, del Foro e del Palatino, conducendoci alla scoperta di monumenti, reperti e capolavori.

Il Museo Egizio di Torino rompe l’isolamento sia su internet che sui social. Dal sito si possono visitare le sale ristrutturate. Mentre su Facebook il direttore Christian Greco conduce dei videotour per raccontare gli oggetti della prestigiosa collezione, promuovendo l’hashtag #LaCulturaCura.

Milano, la Pinacoteca Brera permette di ammirare da vicino i capolavori della storia dell’arte mondiale che custodisce, grazie a una campagna di digitalizzazione in altissima definizione per consentire un approccio agli originali che va oltre ciò che percepisce l’occhio umano.

Anche la Galleria degli Uffizi di Firenze offre Ipervisioni: immagini ad alta definizione dei capolavori delle mostre virtuali, da Botticelli a Cimabue.

Sembrerà di essere proprio a Parigi grazie ai tour virtuali del Louvre, che offre una visione a 360 gradi non solo delle sale espositive e delle gallerie del museo, ma anche della piazza e della facciata esterna del museo, inclusa la sua celebre piramide di vetro.

Il British Museum di Londra ha circa otto milioni di oggetti nella sua collezione, la metà di questi è visibile nel database on line: una carrellata d’arte suddivisa per temi ed epoche, alla scoperta dell’affascinante storia che custodisce ogni opera.

Il Museo del Prado di Madrid ha deciso di implementare la sua presenza virtuale proprio in occasione delle chiusure dovute all’emergenza coronavirus. Le opere e gli artisti del museo saranno anche mostrati sotto forma di una linea temporale a più livelli, gestita da un’intelligenza artificiale mentre la collezione viene raccontata e descritta dal direttore, Miguel Falomir.

Grazie al Google Art Project, la collezione del Moma, il Metropolitan Museum di New York, è stata digitalizzata e si può visitare proprio come se fosse una galleria multimediale. Gli algoritmi messi a punto da Google hanno permesso di esaminare ed etichettare non solo le opere d’arte ma anche le fotografie e le opere digitali esposte nella galleria newyorkese. Un incredibile mezzo senza barriere che permette di esplorare i 60 migliori musei del mondo anche attraverso Street View.