L’esposizione è un racconto degli aspetti meno conosciuti del lavoro della fotografa statunitense, di origini francesi, esponente di spicco della street photography. La sua vasta quantità di negativi è stata scoperta soltanto nel 2007, grazie alla tenacia di John Maloof, giovane americano figlio di un rigattiere. Maloof, volendo fare una ricerca sulla città di Chicago, comprò all’asta per pochi soldi un box zeppo degli oggetti più disparati. Al suo interno trovò una scatola piena di negativi e rullini ancora da sviluppare: erano le foto scattate da Vivian Maier. Il giovane iniziò a pubblicare alcune immagini su Flickr. Avendo avuto un ottimo riscontro e interesse da parte del pubblico, Maloof volle saperne di più sull’autrice di quegli scatti. Scoprì che le foto erano state fatte da una donna, Vivian Maier, che aveva lavorato per tutta la vita come bambinaia a Chicago e in altre grandi città americane. Durante le sue giornate libere e le vacanze, la Maier amava scattare foto nelle strade di grandi città come New York, Chicago e Los Angeles. La sua opera è quindi essenzialmente un lavoro di “street photos” ante litteram e Vivian Maier può essere considerata a tutti gli effetti come una delle antesignane di questo genere fotografico.
http://www.museireali.beniculturali.it/events/vivian-maier-inedita/