L’uovo di Colombo per la crescita italiana è l’artigianato. Oltre a rappresentare una grande risorsa, è anche una scelta di vita appagante e da valorizzare. Non a caso, nel paese innovatore per antonomasia, cioè gli Stati Uniti, la causa dei “makers”, di coloro che si fanno le cose da soli, sta guadagnando sempre più consensi. Lo scrive Philip K. Dick nelle sue opere visionarie, dove spesso il protagonista era una sorta di artigiano, abilissimo nel costruire o riparare le cose. Lo scrive oggi Stefano Micelli. Veneziano doc, docente di Economia e Gestione delle Imprese all’Università Ca’ Foscari, e autore di un libro, Futuro artigiano (Marsilio), che ha riscosso l’interesse di tutto il mondo produttivo italiano. Nonché successo tra il grande pubblico. Bisogna far riscoprire agli italiani, anche ai più giovani, il lavoro manuale , se si riuscisse a riconciliare gli italiani con il lavoro manuale sarebbe un giusto modo di far ripartire l' economia . Bisogna riscoprire il “saper fare”. Ben consapevoli però della globalizzazione e dei “nuovi saperi.” In un Paese come l’Italia, famoso per i suoi prodotti di qualità, e dove la disoccupazione giovanile è altissima ma scarseggiano carpentieri, fornai, sarti e scalpellini, non sembra una cattiva idea !!! Se sei senza lavoro , informati come ripartire creandoti un lavoro manuale , potrai accedere a diverse agevolazioni e finanziamenti previsti dalla Regione Piemonte , che ti supporteranno in questo nuovo percorso lavorativo. Per ulteriori informazioni http://www.ilcercartigianodiqualita.it/ o contatta la redazione , siamo a Tua disposizione per qualsiasi chiarimento