Si tratta della prima esposizione monografica di così ampio respiro realizzata a Napoli e dedicata al soggiorno della pittrice nella città partenopea. Una permanenza lunga e artisticamente molto significativa - attestata dal 1630 al 1654 e interrotta solo da un breve soggiorno a Londra tra il 1638 e il 1640 - durante la quale l’artista, anche grazie al suo stretto rapporto con la corte vicereale, godè di grande fama e impiantò una fiorente bottega per far fronte al successo ottenuto dalle sue composizioni e, di conseguenza, alle crescenti richieste dei committenti. La mostra presenta pertanto sia opere realizzate da Artemisia, sia opere realizzate da artisti di primo livello a lei strettamente collegati, come Massimo Stanzione, Paolo Finoglio, Francesco Guarino, Andrea Vaccaro o la riscoperta “Annella” Di Rosa, la maggiore artista napoletana della prima metà del Seicento. La mostra è curata da Antonio Ernesto Denunzio e Giuseppe Porzio e si avvale della consulenza speciale di Gabriele Finaldi, Direttore della National Gallery di Londra. Presenta al pubblico circa una cinquantina di opere, di cui ventuno della stessa Artemisia Gentileschi, a cominciare dall’Autoritratto come santa Caterina d’Alessandria – prestato proprio dalla National Gallery – che apre il percorso espositivo. Questo si articola attorno ad alcuni temi come “Sante vergini e martiri”, “Eros e Thanatos”, “Favole mitologiche”…

Per informazioni: https://gallerieditalia.com/it/napoli/mostre-e-iniziative/mostre/2022/12/03/artemisia-gentileschi-a-napoli/