Accademia Carrara ospita, in un percorso di circa 40 opere, la prima esposizione mai dedicata a Cecco del Caravaggio (1580 –1630), all’anagrafe Francesco Boneri, il più misterioso tra gli allievi diretti di Caravaggio.Accademia Carrara ospita, in un percorso di circa 40 opere, la prima esposizione mai dedicata a Cecco del Caravaggio (1580 –1630), all’anagrafe Francesco Boneri, il più misterioso tra gli allievi diretti di Caravaggio. Il più misterioso allievo e modello di Caravaggio. La rassegna è intitolata Cecco del Caravaggio. L’Allievo Modello e curata da Gianni Papi e Maria Cristina Rodeschini, conta sulla presenza di 41 opere: 19 dei circa 25 dipinti conosciuti di Cecco, 2 opere di Caravaggio e, insieme, artisti che hanno ispirato e sono stati ispirati da questo affascinante pittore, con prestiti nazionali e internazionali da Berlino, Londra, Madrid, Oxford, Varsavia, Vienna, Brescia, Firenze, Milano, Roma.
Cecco del Caravaggio è noto per essere stato modello di molti capolavori di Michelangelo Merisi: è infatti l’Amore vincitore di Berlino, irriverente e giocoso, è il sensuale San Giovanni Battista della Capitolina, è molto probabilmente il chierichetto urlante del Martirio di San Matteo a San Luigi dei Francesi a Roma, è l’angelo nella Conversione di San Paolo delle collezioni Odescalchi, è David che esibisce la testa tagliata di Golia nel dipinto Borghese, e Golia è Caravaggio. È “his boy”, il ragazzo “that laid with him”, come racconta un viaggiatore inglese a metà del Seicento. È il pittore che più di altri porta la lezione del maestro a delle conseguenze estreme, libere, anticonformiste, ed è inoltre l’autore di composizioni che indicano la strada verso un iperrealismo ante litteram. Atipico, insofferente alle regole, destinato a suscitare contrasti e forse inimicizie, sebbene assente dalle cronache storiche e da quelle giudiziarie (a differenza della maggior parte dei suoi colleghi della cerchia caravaggesca), l’enigmatica figura di Cecco del Caravaggio appare come anticonformista, capace di clamorose novità negli impianti iconografici, virtuoso di una pittura straordinaria, implacabile nella definizione delle forme, dei contorni, nel colore, naturalista oltranzista, audace, prepotente e privo di timori censori, a tratti esplicito nei rimandi erotici e nei messaggi omosessuali.
Per informazioni: http://www.lacarrara.it/mostra/cecco-del-caravaggio/