Fonte: News Biella del 04 settembre 2023
Nel solco tracciato dal Festival della Moda Maschile, evento che si svolse dal 13 settembre 1952 sino al 1979 e poi ripreso dal 1983 agli Anni ‘90, il Casinò di Sanremo ha realizzato la prima edizione del “Festival dell’Alta Sartoria ecosostenibile italiana”. Si tratta di un premio dedicato al “su misura”, a creazioni realizzate con tessuti ecosostenibili, un riconoscimento che annovera la partnership della Confartigianato, della Fondazione Stefano Zecchi, della Fondazione Famiglia Piacenza e della Camera della Moda di Monaco.
“Il Casinò ha recuperato la tradizione legata all’Alta sartoria, che ha sempre contraddistinto la sua storia già negli Anni ‘20, quando fu eletta quale prestigiosa location per grandi sfilate - ricorda il presidente e amministratore delegato Gian Carlo Ghinamo, con i consiglieri Lucia Artusi ed Eugenio Nocita -. Una tradizione riportata in auge dal Premio Arbiter nel 1952 con il Festival della Moda maschile. Questo nuovo concorso riprende, innovandola, l’attenzione aziendale verso il ‘Made in Italy’, sostenendo soprattutto i giovani stilisti, che cercano nuove forme di espressione”.
Il Casinò di Sanremo ha indetto la prima edizione del Trofeo “Festival dell’Alta Sartoria ecosostenibile italiana” dedicato all’artigianato e allo stile su “misura”, realizzato esclusivamente con materiali ecosostenibili e le creazioni, realizzate con tessuti innovativi e con l’originalità delle forme, nella ricerca di un nuovo rapporto tra la materia lavorata e l’ideale di una vestibilità che coniughi stile, personalità e rispetto per l’ambiente. Sono stati presentati il 2 settembre presso il Teatro del Casinò di Sanremo da Eleonora Pedron (miss Italia 2002) e Maurizio Di Maggio (giornalista che negli Anni ‘70 ha lavorato a Biella per Radio Piemonte Stereo), cento modelli realizzati da sartori provenienti da tutta Italia.
Nel pomeriggio invece, nel rispetto della grande tradizione legata al mondo della creazione sartoriale, che elesse Sanremo come città simbolo già negli Anni ‘20, è stato organizzato un convegno sul futuro del Made in Italy. Il convegno, realizzato con Unesco Firenze e Unesco Sanremo, è stato aperto dall’assessore al Turismo e attività economiche di Sanremo Giuseppe Faraldi, che ha evidenziato la straordinaria partecipazione di stranieri iscritti per la visita alla mostra. Sono intervenuti il sindaco di Vigevano Andrea Ceffa, che ha segnalato la storicità delle industrie di calzature e diversi campioni storici sono stati abbinati ai capi in mostra fino al 17 settembre presso il Casinò di Sanremo; mentre l’assessore alle Attività economiche e Unesco di Biella Barbara Greggio ha ricordato come la sostenibilità sia il filo conduttore della produzione tessile biellese, sia nei processi produttivi, sia nel prodotto manifatturiero finale, senza dimenticare il trattamento degli animali nel loro ambiente di vita.
“Il distretto biellese si distingue nel panorama mondiale di produzione dei tessuti d’eccellenza laniera per la qualità che viene perseguita nella produzione, nella ricerca tessile, nella formazione e nella cura delle lavorazioni – ha detto Greggio -. Biella è attenta alla sostenibilità e al lavoro dei sarti, ambasciatori dei tessuti biellesi nel mondo, abili interpreti di questa eccellenza con tecnica, innovazione e creatività: per questo motivo dobbiamo rimarcare in ogni occasione la nostra identità per salvaguardarne l’economia, che rappresenta un tassello prezioso della filiera del Made in Italy”.
Tra i relatori Cristiano Gatti, presidente di Confartigianato Biella e Moreno Vignolini, presidente di Confartigianato Moda Italia a proiettare le visioni del futuro del made in Italy per la moda e per l’artigianato. Nel corso del convegno è stato conferito il Premio alla Carriera al biellese Giovanni Barberis Organista, che ha spronato i giovani ad entrare nel mondo della sartoria e ha ricordato come partecipò dal 1965 alle edizioni del Festival della Moda.