Questi ,consentano – da una parte l’ottimizzazione e quindi la riduzione dei costi fissi per i titolari dei saloni di acconciatura e dei centri estetici e – dall’altra – la regolarizzazione delle prestazioni di quei soggetti che non avendo la disponibilità di tenere in piedi un’azienda regolare, spesso e volentieri svolgono l’attività in maniera completamente “sommersa” danneggiando in tal modo la Categoria e l’economia del Paese. Si è dunque proceduto a verificare le condizioni di fattibilità dell'opzione "affitto di poltrona/cabina", onde fornire alla Categoria indicazioni attendibili ed applicabili su tutto il territorio nazionale dato che, come è noto, tale strumento viene già utilizzato in alcune province, ma l’orientamento delle Istituzioni locali è disomogeneo e non ben definito. Al fine di fornire indicazioni puntuali ed attendibili circa l’applicabilità di tale soluzione, Confartigianato , con il supporto degli Uffici confederali competenti per materia, ha svolto una serie di approfondimenti al riguardo ed organizzato un momento informativo, nell’ambito della riunione delle Assemblee congiunte di Confartigianato Acconciatori e Confartigianato Estetisti, lo scorso 6 maggio 2013 . In quella occasione era emersa una forte richiesta di poter disporre di un contratto-tipo al quale fare riferimento e di una "guida alla stesura" che riassumesse gli elementi da tenere in considerazione sul piano fiscale e giuslavoristico, nonché gli aspetti in materia di ambiente e sicurezza sul lavoro. CONFARTIGIANATO ha pertanto predisposto, oltre ad uno schema per la predisposizione di un contratto-tipo, una nota che definisce l’affitto di poltrona/cabina, ne focalizza gli obiettivi ed i possibili effetti, illustra lo stato attuale in territorio italiano – anche in relazione alla disciplina delle attività di acconciatore ed estetista - e le esperienze straniere oltre, come detto, a fornire tutte le informazioni utili per una corretta stesura del contratto. PER MAGGIOR INFORMAZIONI CONTATTACI.