A Cheese, in programma a Bra dal 20 al 23 settembre, il sistema lattiero-caseario e zootecnico piemontese sarà rappresentato in un’area espositiva collettiva sita in piazza Spreitenbach organizzata da Assopiemonte dop e igp, l’associazione che raggruppa i sei consorzi di tutela dei formaggi dop piemontesi, in collaborazione con gli assessorati all’Agricoltura e all’Economia montata della Regione. In questo stand saranno presenti anche IMA Piemonte, Ascom Bra, Collisioni, Confcooperative Fedagri Piemonte, Alpilat Piemonte, Onaf, Enoteca regionale del Barolo, consorzio di tutela del Gorgonzola e del Taleggio, consorzio Piemonte Land of Perfection (che raggruppa i Consorzi di tutela dei vini piemontesi), mentre l’Arap (l’associazione degli allevatori) gestirà i box espositivi di alcuni capi delle principali razze lattifere bovine, ovine e caprine. Un ricco calendario di eventi e incontri proporrà i temi, i problemi, le novità del comparto e permetterà di presentare e degustare i formaggi, il crudo di Cuneo e il riso di Baraggia del Piemonte, anche in abbinamento con i grandi vini e altri prodotti agroalimentari. Una presenza e un programma che gli assessori regionali all’Agricoltura, Claudio Sacchetto, e all’Economia montana, Gian Luca Vignale, reputano “degni dell’importanza di Cheese, che indubbiamente rappresenta la più grande kermesse internazionale sui formaggi e che costituisce una grande occasione per far conoscere agli operatori e visitatori provenienti da ogni parte del mondo il nostro sistema lattiero-caseario, le nostre eccellenze agroalimentari e il loro contesto economico, produttivo e territoriale”. Il Piemonte, con circa 900.000 capi bovini, di cui circa 160.000 vacche da latte, è una delle regioni italiane a più forte vocazione zootecnica. C’è una prevalenza di allevamenti piccoli e medi, in cui è preponderante il lavoro dell’uomo, e dove, in buona parte, il bestiame è nutrito con foraggi prodotti dalla stessa azienda. L’ubicazione di gran parte delle imprese nelle aree di collina, alpine e prealpine consente eccellenti condizioni pedoclimatiche e di benessere degli animali (basti pensare che sono oltre 500 i margari che ogni anno portano oltre 30.000 capi nei 290.000 ettari di alpeggi piemontesi). Tutte condizioni che distinguono il latte prodotto per forti caratteristiche peculiari e di qualità, ideale per il consumo fresco. Qualità espresse anche dai prestigiosi formaggi che ne derivano: un terzo del latte prodotto in Piemonte si trasforma in formaggi, emblematicamente rappresentati dai 9 a denominazione di origine protetta, di cui 6 esclusivamente piemontesi: Bra, Castelmagno, Murazzano, Raschera, Robiola di Roccaverano, Toma piemontese, il Gorgonzola prodotto anche in Lombardia e il Taleggio e Grana padano prodotti in altre zone dell’Italia settentrionale. A questi, si aggiungono altri 60 formaggi, riconosciuti come Prodotti agroalimentari tradizionali del Piemonte. Una produzione così ampia e variegata produzione è anche frutto dell’attenzione riservata alla biodiversità e alla salvaguardia delle razze autoctone, come la Frisona, la Piemontese, la Bruno alpina, la Valdostana, la Pezzata rossa d’Oropa tra le bovine, la Biellese, la Frabosana, la Sambucana e la delle Langhe tra le ovine, l’Alpina comune, la Roccaverano e la Vallesana tra le caprine. Nei giorni di Cheese l’assessorato ai Trasporti della Regione Piemonte e l'Agenzia per la mobilità metropolitana di Torino hanno potenziato i collegamenti ferroviari tra Bra e Torino. Saranno tre le corse straordinarie dell'Sfm4 in partenza da Torino Stura alle 21,23, alle 22,23 e alle 23,23, con corrispondente potenziamento anche in partenza da Bra alle 21,36, alle 22,36 e 23,36 in direzione del capoluogo. Grazie a questi convogli, il numero complessivo di treni che collegano giornalmente Bra con Torino salirà a quaranta, con prime partenze alle 5,23 da Torino Stura per un cadenzamento di trasporto che permetterà di raggiungere il centro della festa con treni ogni ora in partenza da e per la stazione della città cuneese. A questi si aggiungono i 35 treni di collegamento lungo la SfmB che collegano Bra con Alba e Cavallermaggiore in coincidenze con i regionali veloci da e per Cuneo e Savona o tramite i 34 convogli dell'Sfm7 Torino-Fossano.