I lavoratori tutelati saranno 23mila , suddivisi in due scaglioni : il primo composto da 6mila lavoratori che, al 4 dicembre 2011, all’entrata in vigore della legge Fornero sulle pensioni, abbiano ottenuto l’autorizzazione al versamento di contributi in forma volontaria e che abbiano realizzato questo intento con almeno un contributo versato entro il 6 dicembre dello stesso anno o coloro che non avessero svolto mansioni a tempo indeterminato e che abbiano riportato un reddito massimo lordo di 7500 euro all’anno. Per chi rientra in questa categoria, ci sarà ancora un anno di attesa: la pensione arriverà il prossimo 6 gennaio 2015. Il secondo scaglione composto da 17mila che fanno parte delle tipologie sottodescritte : -soggetti con decorrenza della pensione tra il 1 gennaio 2014 e il 6 gennaio 2013, - autorizzati alla contribuzione volontaria prima del 4 dicembre 2011 con un contributo volontario accreditato o accreditabile al 6 dicembre, anche se hanno svolto dopo il 4 dicembre 21011 attività lavorativa non a tempo indeterminato, -contributori volontari anche se non hanno un contributo volontario accreditato accreditabile ma ne hanno uno da lavoro tra il 2007 e il 30 novembre 23013, -chi ha interrotto il rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2012 dopo accordi individuali o collettivi di incentivo all’esodo sottoscritti entro il 31 dicembre 2011 anche se dopo l’esodo hanno lavorato purché non a tempo indeterminato, -i licenziati tra 2007 e 2011 dopo lavoro non a tempo indeterminato, -chi è stato collocato in mobilità ordinaria entro il 4 dicembre 2011 ed è stato autorizzato dalla prosecuzione volontaria dei contributi se entro 6 mesi dalla fine della mobilità verserà contributi volontari al fine del raggiungimento dei requisiti pensionistici pre riforma Fornero. Modalità di attuazione Le modalità di attuazione degli interventi saranno definite con DPCM da adottare entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di stabilità. Per il finanziamento degli interventi in favore delle nuove categorie di salvaguardati si prevedono risorse per un totale di 554 milioni nel periodo 2013-2020, da reperire principalmente attraverso le economie accertate, rispetto agli oneri programmati per la tutela dei salvaguardati da precedenti interventi normativi. Sulla base delle risorse stanziate, l’ampliamento dei beneficiari è stimato in oltre 10.000 unità. Nel caso in cui tali economie non siano sufficienti si interverrà sulla rivalutazione automatica (perequazione) delle pensioni, bloccandola nel 2014 per quelle di importo superiori a sei volte il minimo Inps. Il blocco della perequazione può essere revocato o applicato in misura ridotta qualora risultino risorse sufficienti alla verifica che dovrà essere effettuata dall’Inps entro il 30 settembre 2013. L'INPS provvede al monitoraggio delle domande di pensionamento inoltrate dai lavoratori, potenziali nuovi salvaguardati dalla legge di stabilità, che intendono avvalersi dei requisiti di accesso e del regime delle decorrenze vigenti prima della data di entrata in vigore del D.L. 201/2011 (e cioè il 6 dicembre 2011) sulla base: a. per i lavoratori collocati in mobilità ordinaria o in deroga, della data di cessazione del rapporto di lavoro;b. della data di cessazione del rapporto di lavoro precedente l’autorizzazione ai versamenti volontari;c. della data di cessazione del rapporto di lavoro in ragione di accordi di cui alla lettera c) (risoluzione del rapporto di lavoro entro il 30 giugno 2012).