Ammirata e famosa a livello internazionale, giunge per la prima volta in Italia dal Museo Statale d'Arte Contemporanea di Salonicco un nucleo fondamentale dell'eccezionale collezione d'Avanguardia russa di George Costakis: l'uomo che nella Mosca degli anni immediatamente seguenti la Seconda Guerra Mondiale, sfidando i divieti e gli ostracismi del regime stalinista, decise di raccogliere metodicamente testimonianze dell'arte sperimentale russa d'inizio secolo, salvando dalla distruzione e dall'oblio questa componente vitale della cultura del Novecento. La mostra “Avanguardia Russa dalla collezione Costakis”, con circa trecento opere esposte - tra cui dipinti, guaches e acquarelli, lavori d’arte applicata, documenti e un nucleo di un centinaio di disegni sull’architettura costruttivista – si propone come una vera e propria esposizione enciclopedica dell’Avanguardia russa, rappresentativa di tutti i principali movimenti del tempo (dal Nuovo impressionismo e simbolismo al Cubo futurismo, dal Suprematismo al Cosmismo), ricca dei capolavori dei maggiori artisti di quegli anni come Malevich, Popova, Rodcenko, Rozanova, El Lissitzky, Stepanova.