L'ultimo weekend "lungo", da venerdì sera 29 maggio a martedì 2 giugno, su un totale di dodici risotti, verranno riproposti alcuni fra quelli che nel corso della manifestazione hanno riscosso il maggiore successo: oltre alla classicissima panissa vercellese, saranno riproposti il risotto alla fonduta valdostana, il riso venere (nero) con asparagi e gamberetti, il risotto al Castelmagno e tartufo e il risotto al Mojito con gamberi cotti nel Rum. Tra i "nuovi" meritano una segnalazione particolare il risotto al Barolo Chinato con delicato cioccolato fondente Novi e il "Macteubi" (dal piemontese "appena tiepido"), un classico della montagna piemontese realizzato cuocendo il riso nel latte intero con le castagne ("l'albero del pane" dell'Alto Piemonte), arricchito da burro d'alpeggio e servito "macteubi", appena tiepido, appunto. Il gran finale dal 29 maggio al 2 giugno rappresenta la sintesi e al tempo stesso l'apoteosi di un evento gastronomico sul riso, e le sue infinite declinazioni in forma di risotto, fra i più popolari e frequentati in Italia. Nato nel 2012 per iniziativa di Edoardo Raspelli, il più noto ed amato critico gastronomico italiano nonchè storico conduttore del programma televisivo "Melaverde", il Festival del Risotto Italiano è giunto alla quinta edizione in un crescendo di consensi di critica e di pubblico. A Raspelli è stata conferita la cittadinanza onoraria di Gaglianico, il Comune dove ha sede Biella Fiere, la struttura che ospita il Festival del Risotto fin dalla sua nascita. L'ingresso è libero. Gli orari: venerdì 8 dalle 18 alle 23, sabato 9 e domenica 10 dalle 11 alle 23 con pausa fra le 15 e le 18. Rispetto agli orari d'accesso del pubblico, i risotti vengono serviti "all'onda" un'ora dopo: dalle 12 e dalle 19.