Presso il Mastio della Cittadella di Torino (corso Galileo Ferraris 0, mar-dom 10-19, www.biennaleitaliacina.com, ingresso 10 euro, ridotto con abbonamento Torino Musei 7,50 euro), il castello di Serralunga d’Alba, uno degli esempi meglio conservati di castello nobiliare trecentesco del Piemonte, (www.castellodiserralunga.it ) e lo spazio Arca di Vercelli, sede espositiva realizzata all’interno della trecentesca chiesa di San Marco, sarà possibile ammirare le opere di oltre un centinaio di artisti italiani e cinesi. L’edizione 2015, terzo appuntamento dopo quelli di Monza, nel 2012-2013, e Pechino, nel 2014, rappresenta ora la più grande mostra d’arte contemporanea mai realizzata finora fra i due Paesi. Ha come tema «Elisir di lunga vita - L’arte che ti allunga e migliora la vita», riferendosi ai benefici effetti dell’arte e al suo intrinseco potere terapeutico. Se difatti oggi siamo ancora lontani dal raggiungimento dell’immortalità, nonostante gli straordinari traguardi scientifici raggiunti, l’espressione creativa pare essere un modo efficace per lasciare una traccia indelebile di se stessi ai posteri. Intesa in questo modo, diventa una linfa benefica per chi ne può fruire alimentandone la mente e il cuore. La Biennale è stata ideata da Origini, ramo d’azienda di EBLand Srl che si occupa dell’organizzazione di grandi kermesse internazionali, e mette a confronto Oriente ed Occidente attraverso una selezione di lavori assai eterogenei quanto a tecnica e stile. Dipinti, sculture, fotografie, video, performance, installazioni visive e sonore documentano due culture lontane geograficamente ma sempre più vicine grazie al continuo processo di globalizzazione e all’ingente presenza di comunità cinesi nel nostro territorio nazionale. A tal proposito, nelle sedi di Torino e di Vercelli sono state create delle apposite aree di discussione per approfondire temi di economia, finanza, turismo, commercio, tradizioni, cultura, gastronomia e relazioni di stampo bilaterale o di approfondimento all’argomento etico, con il coinvolgimento delle comunità cinesi del territorio. Ai Weiwei a Vercelli, Pistoletto a Torino Tra gli autori presenti spiccano soprattutto due nomi di maestri. Il primo nome è quello di Ai Weiwei, architetto, scultore, designer, fotografo e attivista per la difesa dei diritti umani. Attualmente impegnato nella personale intitolata «Il Giardino incantato» al Palazzo Te di Mantova, per la sede di Vercelli propone un video inedito in Italia: «Beijing 10-2003». L’opera, che dura dieci ore circa, documenta i luoghi, le abitudini e le evoluzioni della sua città natale, Pechino, per renderne manifesta la vita e l’attuale condizione. Altra presenza illustre da sottolineare è quella del biellese Michelangelo Pistoletto nei giardini di fronte al Mastio della Cittadella. Animatore e protagonista della corrente dell’arte povera, insignito del Leone d’Oro alla Carriera alla Biennale di Venezia nel 2003, il celebre artista si è adoperato a realizzare una suggestiva installazione dedicata al «Terzo Paradiso», concetto da lui teorizzato nel 2003. www.biennaleitaliacina.com