Per poter usufruire di queste semplificazioni, le porzioni o le unità di fabbricati devono essere autonome sia dal punto di vista strutturale che da quello funzionale, nonché dotate delle relative opere di urbanizzazione primaria. L’agibilità parziale può ad esempio riguardare gli interventi edilizi a schiera, ma anche i complessi di edifici legittimati con un unico titolo abilitativo. Il ddl contiene inoltre una modifica al Dpr 445/2000 in materia di autocertificazione e idoneità degli edifici. Viene esteso il raggio d’azione delle dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà, contenute nell’articolo 47, che possono essere utilizzate anche per comprovare l’idoneità dell’alloggio a fini abitativi e per ogni uso consentito dalla legge. Le misure messe a punto dall’Esecutivo tracciano la fase 2 per lo sviluppo e la crescita del Paese e mirano a una semplificazione delle procedure tale da sostenere la ripresa. Tra le iniziative contenute nella bozza vi sono: innovazioni nell’attività dei professionisti, crediti di imposta per incentivare il project financing nella realizzazione di infrastrutture, snellimenti in materia di sicurezza sul lavoro. Altre misure che potrebbero completare il quadro potrebbero essere “la Via semplificata” che farebbe capo ad un unico ufficio di riferimento con maggiore possibilità di intervento sui beni vincolati.