Ad annunciarlo sono stati il presidente Sergio Chiamparino e l'assessore al Lavoro, Gianna Pentenero, durante un incontro con i sindacati svoltosi il 4 dicembre. Sei milioni saranno destinati alla ricollocazione e ne potranno beneficiare circa 2.000 persone, ma solo nei settori metalmeccanico, ict e tessile. I quindici milioni restanti, destinati al minireddito, saranno in realtà erogati mediante politiche attive del lavoro finanziate con fondi europei e potranno isifruirne circa 5.000 persone, ciascuna delle quali potrà ottenere un voucher di servizi del valore massimo di 3.000 euro. Rientrano in questa categoria incentivi alla partecipazione a corsi di formazione, che come avviene in altre Regioni potrebbero quindi portare un piccolo reddito a chi li frequenta, oppure tirocini di alcuni mesi che vengono pagati 600 euro al mese. "Politiche di sostegno al reddito slegate da una concreta ricerca di lavoro non ce ne sono - ha chiarito Chiamparino - Ma possiamo dare un sostegno temporaneo nel periodo della ricerca del lavoro". "Il tema del sostegno al reddito - ha aggiunto Pentenero - è un'emergenza e va affrontato con una modifica del sistema del welfare. Purtroppo il bilancio della Regione non ci permette di agire in autonomia in questo campo. Ciò che possiamo fare è agire indirettamente con misure di politica attiva del lavoro". All'incontro era presente una folta delegazione sindacale, che ha presentato un documento di analisi della situazione e chiesto alla Regione di agire in modo concertato per sostenere le persone espulse dal mercato del lavoro, continuando a puntare sul manifatturiero e facendo sistema. "Non ho difficoltà a condividere il documento e l'analisi che contiene - ha detto Chiamparino - Suggerisco anzi che possa diventare una sorta di canovaccio alla base di una nuova cabina di regia, una riunione di coordinamento mensile alla quale invito a unirsi anche Confindustria. Potremmo così avviare in modo più strutturato la concertazione del percorso politico-amministrativo per affrontare i problemi del lavoro". Il tutto, ha rimarcato il presidente, restando nel quadro delle risorse disponibili, che dal 2017 cominceranno a essere pesantemente gravate dal rimborso del disavanzo e dei residui passivi, che assommeranno a una quota annuale di 430 milioni.