Circa 300 pezzi fra tempere, litografie, fotografie, manufatti di profughi, manifesti, cartoline postali, volantini, giornali illustrati, fogli volanti con canti di guerra, cartelloni pubblicitari, ex voto, tessere annonarie, locandine di spettacoli, lotterie e iniziative benefiche, materiali dell’attività dei centri di assistenza ai profughi, documenti sulle condizioni di vita e di lavoro in città, sulle strutture di accoglienza, sugli insediamenti industriali. Perché una mostra dedicata a Torino? Perché il Museo del Risorgimento fu uno dei primi in Italia a radunare cimeli e ogni genere di testimonianze fin dall’inizio del conflitto, secondo il concetto, allora molto diffuso, che si trattasse della quarta guerra del Risorgimento; fu attivo pure nell’attività di propaganda, nella raccolta delle fotografie dei caduti torinesi e concorse all’allestimento di una mostra a favore della “Famiglia del Soldato” presso il Circolo degli Artisti. www.museorisorgimentotorino.it